La chiesa di Santa Maria Assunta e Immacolata:
Il 18 marzo 1488 Antoniotto Ghiringhelli fece testamento disponendo che nella località di Gazzada sorgesse l’oratorio dedicato alla Vergine Assunta, e mise a disposizione per la costruzione della cappella la somma di 125 fiorini.
Il committente, consapevole dell’inutilità della donazione se non fosse stato indicato il fine che si poneva, costituì anche una dote in modo da consentire a un sacerdote di celebrare la messa e di non rendere vana l’erezione dell’edificio.
Impose inoltre il fatto che la Santa Messa avrebbe dovuto essere celebrata 2 volte a settimana, oltre ai festivi. Così facendo permise ai suoi compaesani di evitare il disagio di recarsi fino a Schianno per seguire la Santa Messa.
La chiesa sorta con patronato privato, ma di uso pubblico, fu consacrata il 27 giugno 1574, in occasione della Visita pastorale di Carlo Borromeo.
Quasi per quattro secoli la chiesa accolse i fedeli, finché i patroni dell’epoca in base a una legge vigente ritennero opportuno svincolare il patrimonio della cappellania per L. 10.000.
Non rispettarono più gli obblighi della fondazione, salvo accordi con l’autorità ecclesiastica, e la trasformarono in una legnaia. Nel 1900 circa la fabbriceria di Gazzada, insieme al parroco don Stoppani, iniziò una causa contro gli eredi dato che era stata violata la legge canonica, vista la consacrazione effettuata da S. Carlo secoli prima.
I patroni restituirono l’oratorio con annessa sacristia e lo spazio antistante alla parrocchia.
Visto l’uso al quale è stato adibito per alcuni anni lo stato di conservazione lasciava a desiderare, addirittura si deduce dalle carte che la chiesa era sprovvista di soffitto, finché per interessamento dell’allora Sindaco Guido Cagnola vennero iniziati i lavori di restauro, partendo dalla soffittatura che venne realizzata secondo i criteri dell’epoca, vale a dire alla cappuccina. Esauritisi i fondi disponibili per via di altri interventi di maggiore urgenza rispetto alla cappella si dovette aspettare il 1925 per avere qualche nuova miglioria. Nel 1984, su incarico della parrocchia l’arch. Capellini mise a punto uno studio preliminare per un recupero fisico-funzionale della chiesetta.
Nel 1989 la Pro-Loco, con l’appoggio dell’allora parroco Don Francesco Rattaggi, inoltrò la richiesta alla Soprintendenza per ottenere l’autorizzazione al restauro della chiesa con particolare attenzione alla copertura e agli affreschi dell’abside. I lavori terminarono nel 1996 grazie ad alcuni risparmi preesistenti e molte nuove iniziative ingegnose finalizzate alla raccolta fondi promosse dal presidente della Pro-Loco Dr. Angelo Carabelli.
Tuttavia i fondi non bastarono per tutte le successive opere di ristrutturazione, e cosi nel 2006 il parroco Don Giuseppe Ornaghi chiese aiuto alla Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, che si dimostrò interessata a sostenere, con un finanziamento, il progetto definitivo di restauro.
Grazie anche agli aiuti della Provincia di Varese, delle amministrazioni comunali e della Fondazione Comunitaria del Varesotto, i lavori sono ormai completati e la chiesa è ritornata all’antico splendore.

Tratto da: Profilo storico di Gazzada Schianno di E. Gianazza e http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=158178